Vannucci Piante e la Pistoiese
Ripercorreremo per voi la storia della Pistoiese e del suo Sponsor Vannucci Piante
È Vannino Vannucci il nuovo presidente dell'Associazione Vivaisti Italiani (AVI). La nomina è arrivata all'unanimità nell'ambito della prima riunione del neocostituito consiglio direttivo dell'Associazione. Vannucci, già presidente nel 2015 per due mandati all'alba del nuovo corso dell'Associazione (da Vivaisti Pistoiesi a Vivaisti Italiani), guiderà l'associazione per il biennio 2025-2027. Investiti del ruolo di vicepresidente sono invece Marco Romiti (Romiti Vivai di Pietro e Figli), tra gli artefici e fondatori dell'allora Associazione Vivaisti Pistoiesi nel 2004, e Massimo Bartolini (Vivai Piante Bartolini Massimo), già nel direttivo negli ultimi sei anni. Esperienze che si uniscono per lavorare a un racconto totale, che parli del valore culturale, sociale ed economico del verde.
«Vogliamo che l'associazione sia sempre più la casa del vivaismo, un luogo ideale di confronto per tutti coloro che lavorano nell'ambito vivaistico e del suo prezioso indotto, senza il quale non saremmo quella forza che rende unico e autentico il nostro settore – dice Vannucci -. Programmazione e promozione del settore continueranno ad essere le nostre priorità, consapevoli del fatto che abbiamo sempre più bisogno di giovani e di adeguate professionalità. Continueremo a fronteggiare i luoghi comuni che ancora esistono e ci adopreremo per migliorare ancora di più i nostri comportamenti e le nostre azioni sulle comunità dove operiamo. Rispetto e dialogo saranno la chiave del nostro porci verso l'esterno, si tratti di enti, associazioni, colleghi e cittadini, promuovendo la partecipazione attiva e rafforzando il senso di appartenenza».
«Con il consiglio dell'associazione ci siamo posti tre obiettivi. Il primo, dare ancora maggiore dignità alla produzione così come il primato del nostro distretto merita. Secondo, incentivare la formazione continua degli operatori e degli imprenditori della nostra categoria. In ultimo ancora formazione stavolta però quella rivolta ai più giovani: dovremo riprendere un vero dialogo con le Scuole Agrarie, in primis di Pistoia e Pescia ma non solo e incentivare nuovi percorsi di inserimento nel settore. I progetti che porteremo avanti sono molti, tutti ambiziosi. Mi riferisco ai rapporti europei con ENA, alle politiche nazionali sul settore, al nuovo laboratorio Fitolab per le produzioni nell'area di Gea e al nuovo percorso di economia circolare avviato con Revet».
«Sono passati dieci anni dal mio primo mandato da presidente dell'AVI – chiude la riflessione Vannucci -. Un tempo durante il quale problemi e necessità sono profondamente cambiati. E cambieranno ancora: il mondo va in fretta e non aspetta nessuno. Ecco perché occorre farsi trovare preparati alle scadenze importanti che ci attendono. Ringrazio il presidente Michelucci, tutto il Consiglio, la segreteria, gli sponsor e gli associati per il grande lavoro svolto e confido nell'aiuto di tutti per raggiungere questi programmi, perché solo insieme potremo attuarli».
Fondamentale sarà poi la costruzione consapevole e trasparente di una cultura del prodotto, perché le piante possano diventare sempre più elemento identitario. «Dall'assemblea – evidenzia Marco Romiti – è emersa una consapevolezza condivisa: le piante e il vivaismo possono e devono affermarsi come prodotto identitario del Made in Italy. Per dare concretezza a questa visione, è essenziale partire dai territori, cuore economico e produttivo del nostro Paese. La Toscana, e in particolare il distretto vivaistico di Pistoia, costituiscono il punto di partenza ideale per rilanciare e valorizzare, anche a livello internazionale, il ruolo strategico del verde italiano».
Altra partita centrale sarà quella che guarda all'ambiente e i concetti di benessere esalute legati al verde. «Non può esserci sviluppo senza sostenibilità e innovazione – aggiunge Massimo Bartolini -. Il nostro Distretto Produttivo cresce grazie a filiere virtuose, aziende certificate, vasi riciclati e pratiche sostenibili come la gestione efficiente dell'acqua e la pacciamatura a chilometro zero. Al centro di tutto c'è Fitolab, un progetto d'eccellenza che unisce ricerca e visione green per un'agricoltura responsabile e orientata al futuro. E infine un fatto: occorre intendere il vivaismo non più e non solo come ornamentale, ma funzionale, protagonista nel processo che contrasta il cambiamento climatico. Lo faremo, con linguaggi nuovi, per tutti».
Il consiglio direttivo di Avi, ricordiamo, si completa con Simone Baldacci (Società agricola Baldacci), Andrea Baronti (Piante Baronti), Simone Ferroni (Vivai Piante Simone Ferroni), Giorgio Innocenti (Innocenti e Mangoni), Mattia Lapini (Vivai Paccosi Mario) e Richard Pratesi (Richard Pratesi). Intorno alla fine del mese di luglio una nuova riunione del consiglio direttivo, utile a formalizzare le linee guida che orienteranno il lavoro dei prossimi due anni.
(Articolo a cura dell' Associazione vivaisti italiani)
Pistoia: al Nursery Campus di Vannino Vannucci è stata presentata la diciannovesima edizione del Torneo Moreno Vannucci, quest'anno organizzata dalla Società FC PISTOIESE: il torneo è riservato alla categoria Giovanissimi B.
Nel Girone A si sfideranno Pisa S.C., AC Giovani Fucecchio 2000 e AC Prato; nel Girone B saranno protagoniste Carrarese, US Affrico e UCG Giovani Vianova; il Girone C comprenderà Empoli FC, FC Scandicci e Sangiovannese 1927; il Girone D vedrà in campo FC Pistoiese, Zenith Prato e A.C. Capostrada . In foto : Vannino Vannucci con Lorenzo Colonnese e Christian Comotto.
L'ECONOMIA CIRCOLARE PRENDE FORMA GRAZIE ALL'INNOVAZIONE DI PRODOTTI E PROCESSI
Da YouTube : "Le aree verdi sono uno strumento prezioso per poter ridurre significativamente i livelli di inquinamento, l'erosione del suolo, incrementare lo stato di benessere dei cittadini e preservare la biodiversità. La sensibilità verso le questioni ecosistemiche non può restare uno slogan vuoto, deve invece diventare un'opportunità concreta per impegnarsi seriamente in progetti che ricollocano la persona al centro, promuovendo uno stile di vita salutare e un equilibrio sostenibile con l'ambiente. Con l'ambizione di far evolvere il nostro ruolo da semplici produttori di verde a promotori di un ecosistema urbano più sano e vitale, abbiamo commissionato a PNAT (Project Nature) l'elaborazione di schede grafiche relative ai benefici ambientali di più di 50 specie coltivate con elevati standard di sostenibilità. I risultati ottenuti esprimono il valore dei benefici prodotti da ogni specie dopo aver trascorso i primi sette anni di vita nei nostri vivai e nei successivi anni dopo la messa a dimora, simulando condizioni di crescita ottimali. Quantificare questi benefici è uno strumento straordinario per comprendere l'importanza del nostro patrimonio naturale, che dobbiamo preservare, e dove possibile, integrare, valorizzando così il nostro prodotto"
Il presidente onorario del nuovo Consorzio Orange è Sergio Iorio, mentre il CDA è composto da Stefano Campanella, in qualità di presidente, Fabio Dani, in qualità di vicepresidente, e Leonardo Poli e Sauro Barontini, in qualità di consiglieri.ll Consorzio Orange ha come obiettivo quello di riunire imprenditori che credono nel progetto della nuova FC Pistoiese, che ne condividono i valori e che, attraverso esso, vogliono promuovere la propria attività. In questo modo, il Consorzio Orange riesce a creare una rete attiva di imprenditori uniti dal tifo e dalla passione per gli arancioni che possono costruire occasioni di business per le proprie aziende.
Il Consorzio Orange non ha fini di lucro e lo scopo che i consorziati intendono perseguire è creare un'organizzazione comune per promuovere e sviluppare l'attività svolta dalla FC Pistoiese e, attraverso ciò, promuovere la propria immagine, i propri marchi e i propri prodotti e/o servizi. Tutti i consorziati hanno la stessa rappresentatività in assemblea, purché in regola con i contributi consortili. Ciascun consorziato in regola con il versamento dei contributi consortili, almeno pari alla categoria di consorziato ordinario, ha diritto di un voto. Almeno due terzi (2/3) dei consiglieri del consiglio di amministrazione saranno eletti tra i consorziati che abbiano aderito almeno alla categoria silver o superiore per l'esercizio corrente e che si obbligano per i due successivi al mantenimento almeno della categoria silver.
Il nuovo Consorzio Orange è aperto solo ad aziende e singoli imprenditori (solo titolari di partite iva). La quota di adesione iniziale è di 1.000 €: i consorziati partecipano al consorzio versando una quota di adesione iniziale, di pari importo, al fondo consortile, rappresentativa per ciascun consorziato della stessa qC Pistoiese è lieta di annunciare la nascita del nuovo Consorzio Orange. Il presidente onorario del nuovo Consorzio Orange è Sergio Iorio, mentre il CDA è composto da Stefano Campanella, in qualità di presidente, Fabio Dani, in qualità di vicepresidente, e Leonardo Poli e Sauro Barontini, in qualità di consiglieri. ll Consorzio Orange ha come obiettivo quello di riunire imprenditori che credono nel progetto della nuova FC Pistoiese, che ne condividono i valori e che, attraverso esso, vogliono promuovere la propria attività. In questo modo, il Consorzio Orange riesce a creare una rete attiva di imprenditori uniti dal tifo e dalla passione per gli arancioni che possono costruire occasioni di business per le proprie aziende.
Fanno parte del Consorzio Orange: la FC Pistoiese, Campanella Costruzioni, Dani Confezioni, Leonardo Poli, Sauro Barontini, Eredi Ancillotti SAS, Marino SRL, Laboratorio Analisi Cliniche San Carlo, Agrivivai SRL, Coppini Simone, Edilmur SRL, Edilesa SRL, Quadro Infissi, Videco Costruzioni SRL, Galardini Sport, Immobiliare Iannotta, Medcare Italia SRL, Centro Elledi, Consorzio Pistoia Basket, Termoidraulica Pucci Zaroni SRL, Bellagio SRL, Caramelli Riccardo, Immobiliare GMS SRL, Beatrice SAS, Galleria Turelli SRL, Vannucci Piante, Giusti per l'Edilizia SRL.uota percentuale identificativa su cui sono fondati i diritti amministrativi. Le quote annuali, invece, vanno da 1.000€ a 10.000€. Annualmente i consorziati possono scegliere fra diverse opzioni di quote associative a cui corrisponderanno servizi esclusivi proposti dalla FC Pistoiese al consorzio. Le contribuzioni rappresentano i contributi in conto esercizio e sono deducibili come spese commerciali.
Nel pomeriggio di mercoledì 5 marzo, nella sala stampa dello Stadio "Marcello Melani", è stato svelato alla stampa il nuovo Consorzio Orange. Il primo a prendere la parola è stato il Presidente arancione Sergio Iorio: «Il Consorzio Orange è senza dubbio uno degli obiettivi più importanti realizzati fin qui. Esso nasce con due finalità: supportare la FC Pistoiese in qualunque forma possibile e favorire i rapporti interpersonali e di business fra i consorziati stessi. Preciso che, all'interno del Consorzio Orange, la FC Pistoiese è a tutti gli effetti un consorziato, partecipando con una quota. Ad ora, il Consorzio Orange conta quasi 30 consorziati, ma sono certo che molto presto tale numero si allargherà ulteriormente. Come detto fin dall'inizio, ho sempre auspicato che il progetto FC Pistoiese potesse diventare anche della città in senso lato, in quest'ottica, quello del Consorzio Orange è un passaggio importante».
Stefano Campanella, Presidente del Consorzio Orange, ha proseguito: «In primis ci tengo a ringraziare, a nome di tutto il Consorzio, il Presidente Sergio Iorio. Senza di lui, tutto questo non sarebbe stato possibile. Il Presidente, infatti, ci ha dato l'idea di creare il Consorzio, idea che abbiamo accolto con grande entusiasmo, come certificato dalle quasi 30 adesioni attuali. Come detto dal Presidente, il Consorzio Orange ha come scopo quello di supportare anche economicamente la FC Pistoiese, avvicinando gli imprenditori locali alla Pistoiese, sia essa intesa come prima squadra, settore giovanile, settore femminile, futsal e Insuperabili. A livello storico, questo era il momento giusto per concretizzare questa idea. Abbiamo sbrigato tutte le pratiche in poco tempo, proprio perché non vedevamo l'ora di rendere il Consorzio realtà: questo, però, è solo l'inizio, l'auspico è che sempre più imprenditori possano avvicinarci a noi e, parallelamente, ai colori arancioni».
Fabio Dani, Vicepresidente del Consorzio Orange, ha aggiunto: «Grazie al Presidente Iorio in città è rinato l'amore per la Pistoiese, con tanta voglia da parte della comunità locale di spalleggiare questo ambizioso progetto. Il Consorzio va proprio in questa direzione».
Sauro Barontini, consigliere del Consorzio Orange, ha infine concluso: «Far parte del Consorzio Orange deve essere un onore. Rispetto al passato, adesso la Pistoiese può contare su una proprietà seria e con grandi obiettivi. Il Consorzio sosterrà la FC Pistoiese, e siamo sicuri che sempre più imprenditori locali vorranno far parte di questo splendido percorso».
Bella iniziativa della FC Pistoiese, per volontà del Presidente Sergio Iorio dedicata agli Insuperabili. L'Associazione Insuperabili è un club di calcio per persone con disabilità presente in tutto il territorio nazionale, e da quest'anno partecipa a vari eventi organizzati in collaborazione con la squadra arancione.
Riceviamo dalla società FC Pistoiese:
La Società FC Pistoiese è lieta di annunciare l'apertura di uno speciale spazio, all'interno dell'Orange Shop, dedicato interamente ad Insuperabili. Presso lo store arancione situato in Via Donatori del Sangue, infatti, a partire da domenica 2 marzo saranno acquistabili anche esclusivi prodotti brandizzati Insuperabili, club di calcio per persone con disabilità finanziato dalle più importanti imprese italiane e non solo. L'obiettivo di Insuperabili è quello di portare calciatori e calciatrici con disabilità a poter giocare a calcio in un ambiente di alto livello, insieme a un team di professionisti qualificati. La sinergia con i colori arancioni, nata in modo naturale grazie al Presidente Sergio Iorio, si arricchisce dunque di un ulteriore passo in avanti dopo aver registrato un ottimo successo di adesioni visto che dopo pochi mesi sono già 13 i bambini di Pistoia che si allenano con i tecnici di Insuperabili e della FC Pistoiese.8 agosto 2024
Assessore, come si è sentito quando, quasi due anni fa, le è stata affidata la responsabilità di importanti deleghe in settori fondamentali per la città come il vivaismo, ma non solo il vivaismo.... per l'esattezza ha avuto le deleghe all'ambiente, ai rifiuti, alle attività produttive, al commercio e alle politiche giovanili. Come riesce a conciliare tutti questi impegni?
R - Mi sono sentito molto onorato ma anche impegnato da un numero di deleghe molto alto che arrivava in parte dalla volontà di chi mi ha preceduto, in parte dalle volontà del sindaco che mi ha fatto essere attivo tra una serie di argomenti anche molto dversi tra loro che bisogna conciliare ogni giorno con riunioni periodiche e mattinate di confronto con tre o quattro dirigenti e 7-8 posizioni organizzative che corrispondono a più di 100 dipendenti del comune, impegnati nei servizi di cui mi occupo, quindi è sì un impegno molto gravoso ma è anche un onore essere chiamato a svolgere questo ruolo dal Sindaco e dai cittadini che mi hanno accordato il loro consenso.
Pistoia dall' alto offre un panorama verde non solo nelle zone esterne alla città. Il comune a guida Tomasi si è dotato anche del Regolamento del verde, un documento di riferimento per la gestione e la pianificazione degli spazi verdi. La riqualificazione a verde di aree pubbliche, alcune realizzate di recente passerà dalla collaborazione con le aziende del territorio, grazie al protocollo d'intesa firmato con il Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia e l'Associazione Vivaisti italiani.State lavorando assieme con il vivaismo, che rappresenta senz'altro la parte economica più importante del territorio.
R - Sì, sono il nostro polmone verde ed il nostro polmone industriale, lavorativo ed economico. Ci sono oltre 1200 aziende vivaistiche solo nel nostro comune con le quali io mi incontro quotidianamente, ed in modo assembleare almeno mensilmente, e con le quali seguiamo molti progetti, alcuni destinati al Distretto, altri legati alla presentazione ed al benessere della città. Quindi devo dire che in questi anni di confronto con il mondo vivaistico ho verificato come si stia interessando molto ai problemi della città.
"Pistoia 2030 la città si progetta" Il nuovo piano strutturale comunale è ambizioso : La prospettiva temporale del nuovo Piano Strutturale e di quello operativo è quella dei prossimi vent'anni. Un Piano strutturale che guarda ad una città sempre più verde , recentemente il Parco GEA ha ospitato giardini tematici e numerose iniziative educative. E continuano gli incontri sul territorio con i cittadini e le categorie anche per arrivare il piano operativo del piano strutturale: quale rapporto è più facile, se così si può dire?
R- Il Piano è in commissione in questi giorni, a Settembre sarà oggetto di esame da parte del Consiglio comunale che è sovrano. Il rapporto con cittadini e aziende non presenta differenze, sempre produttivo, anche nelle critiche più salaci c'è sempre una spinta e noi le interpretiamo come tali. Con alcuni comitati collaboriamo fianco a fianco, con esempi di cittadinanza attiva, e anche le aziende sul territorio prendono molto ma danno tantissimo anche all' Amministrazione. Con tutti il nostro spirito è' di cogliere il meglio di tutte le osservazioni, volendo ascoltarle tutte, perché giustamente sia l'azienda che i cittadini vogliono migliorare il più possibile la realtà in cui viviamo, e questo è apprezzabile.
Assessore, si può affermare senza tema di smentita che Pistoia è particolarmente vivace nell' ospitare iniziative che riguardano o coinvolgano direttamente o indirettamente il vivaismo e l'agricoltura.Citiamone alcune che hanno avuto luogo recentemente : La Toscana in bocca , Vinisala, Street food, Birrainsala , ma l'elenco sarebbe lungo. ..dulcis in fundo, la famosa manifestazione Dialoghi di Pistoia giunta alla 15a edizione, dedicata quest'anno al tema di come nutrire il corpo e la mente attraverso il cibo , quindi direttamente o indirettamente si è parlato anche di agricoltura nei suoi aspetti culturali e sociali,
R- Devo dire che noi cerchIamo di rendere la città sempre più vivace coerentemente con quello che la città ha da offrire in via preferenziale e principale, e quindi l'agricoltura è sicuramente il nostro cavallo di battaglia, anche perché siamo riusciti con molta fatica ad avere un sottosegretario del Governo all' agricoltura che è pistoiese ( Patrizio La Pietra, n.dr.) e questo per noi rappresenta un motivo di vanto e di peso.
Parlando nello specifico di vivaismo lei ha affermato «c'è un rinnovato entusiasmo nel mondo del vivaismo, che si interroga sempre di più sulla sostenibilità ambientale ed economica del comparto". Ed ancora, sul problema di conciliare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica lei afferma:«il settore pubblico deve creare le condizioni per realizzare le infrastrutture strategiche necessarie al comparto per essere circolare e sostenibile sia economicamente che dal punto di vista ambientale"Pare stia accadendo, vista sia l'imminente realizzazione dell'edificio del Laboratorio di Autocontrollo Fitosanitario Fitolab, nell'area del GEA (ex Cespevi) , sia il progetto dei vasi di plastica riciclati con Revet, sia il recupero degli scarti verdi di Agribios, tutte iniziative dei vivaisti che ampliano la circolarità del Distretto.Insomma, comune e vivaisti stanno lavorando assieme. E' così?
R- Sì, sono percorsi che seguiamo da vicino. Alcuni li abbiamo stimolati noi, altri sono venuti dalle aziende ed abbiamo cercato di favorirli nella attuazione. Sono obiettivi complessi, costruiti negli anni, credo portino un vantaggio oggettivo al distretto.
Ultima domanda, la politica recente, da Giugno 2022 per l'esattezza, ha visto protagonisti e presenti a Pistoia sia il Ministro Lollobrigida che, ovviamente, il sottosegretario La Pietra, pistoiese, sottosegretario MASAF con delega al florovivaismo. Lei era già assessore. Questo ha aiutato il mondo florovivaistico pistoiese ad avere maggiore attenzione in un momento particolarmente importante per l'agricoltura europea, oggetto di grandi novità di legge e di significativi finanziamenti. (Pensiamo ai PAC, al PNNR,alle norme comunitarie in genere). Il partito di governo è lo stesso sia a livello nazionale che a Pistoia. Insomma potenzialmente non potrebbe andare meglio. Questa sinergia ha aiutato Pistoia?
R- Noi siamo contenti, il nostro impegno politico è stato quello di dare il maggior risalto possibile alla città ed alle sue aziende, per creare questa interlocuzione che ha coinvolto non solo il ministro Lollobrigida ed il sottosegretario all'ambiente La Pietra ma anche il Commissario europeo all' agricoltura e numerosi deputati europei all'interno della commissione, anche dei precedenti mandati. Abbiamo lanciato nell'occhio dei decisori di più alto livello il nostro Distretto, e questo è importante perché quando si fanno le scelte è importante sapere di cosa si parla. Fondamentale , adesso abbiamo anche approvato la legge sul florovivaismo quindi ci sono tutte le basi per lavorare bene.
E' stata approvata dalla Commissione europea la nuova versione del Programma di sviluppo rurale della Toscana 2014-2022 che sarà attivo fino al 31 dicembre 2025 e che la Regione Toscana ha modificato per rispondere alle molteplici richieste del territorio e accelerare nel contempo la spesa."E' un'approvazione che attendevamo molto – ha detto la vicepresidente e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi – perché con la modifica che abbiamo attuato al piano finanziario del programma abbiamo spostato risorse importanti da una misura a un'altra consentendo di sostenere specifici settori che riteniamo strategici o sui quali si sono concentrate molte richieste da parte del territorio, come ad esempio le aziende agricole e di trasformazione, le aziende colpite dall'alluvione del novembre 2023, le zone svantaggiate o le misure che favoriscono il benessere animale".
In particolare, le modifiche apportate al Programma di sviluppo rurale hanno permesso di:
- scorrere tutta la graduatoria del bando 2022 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli", portando la dotazione finanziaria da 21.200 euro a circa 26.500 euro.
- sostenere in maniera più importante le aziende agricole colpite dall'alluvione di novembre 2023, attraverso l'incremento di 2 milioni e 100mila euro della dotazione del bando 2023 della sottomisura "Ripristino di terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità, avversità ed eventi catastrofici". Aggiungendo anche le economie riscontrate nella stessa sottomisura, la dotazione complessiva del bando è passata da 1 milione e 56mila euro a circa 7 milioni e 43mila euro.
- incrementare le risorse del bando "Conservazione del suolo e della sostanza organica" per l'annualità 2024 di ulteriori 4 milioni e 300mila euro. La dotazione del bando è passata dunque dagli attuali 1 milione e 700mila euro a circa 6 milioni.
- incrementare la dotazione del bando "Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici" (annualità 2024) di ulteriori 11 milioni e 820mila euro che, con l'aggiunta di economie pari a quasi a 3 milioni, passa dai 10 milioni ai circa 24 milioni e 784mila euro.
- finanziare con 1 milione e 200mila euro l'annualità aggiuntiva dei bandi 2019 e 2022 sulla "Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità".
- incrementare di 7 milioni la dotazione finanziaria del bando sulla misura "Benessere animale" (annualità 2024) portandolo da 6 milioni a 13 milioni circa.
- scorrere la graduatoria del bando 2022 "Miglioramento della redditività della competitività aziende agricole- agricoltura di precisione", portando la dotazione dagli 11 milioni e 680mila euro a circa 13 milioni e 630mila euro.Ulteriori modifiche di natura tecnica consentiranno di incrementare le risorse per il bando sul sostegno alle zone svantaggiate previsto per il prossimo 2025.
https://www.toscana-notizie.it/archivio/-/asset_publisher/Lyd2Is2gGDzu/content/id/210823364 (click sulla foto per aprire il link)
Autore: Chiara Bini
DDL SUL FLOROVIVAISMO, DOPO L'APPROVAZIONE ALLA CAMERA ARRIVA QUELLA AL SENATO :
Il Sottosegretario La Pietra annuncia l'approvazione del DDL sul florovivaismo che diventa cosi legge: "Nuovo Slancio per il Settore"
DA FLORAVIVA : https://floraviva.it/news/notizie/approvata-la-legge-sul-florovivaismo.html?
Il disegno di legge delega in materia di florovivaismo è stato approvato oggi dal Senato senza alcun voto contrario, diventando così legge. Il Sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), senatore Patrizio La Pietra, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto. "Il ddl florovivaismo è legge ed è un'ottima notizia per tutto il comparto. Insieme al ministro Lollobrigida, abbiamo fortemente voluto questa legge fin dal nostro insediamento, per poter dotare il settore di un quadro normativo adeguato e finalmente in grado di supportare al meglio le imprese del settore", ha dichiarato La Pietra. La nuova legge si prefigge di aggiornare il quadro normativo, incentivare la ricerca, la sperimentazione e l'innovazione tecnologica, consentendo al settore di operare in sinergia con la produzione e il rispetto dell'ambiente. "Grazie alla legge sul florovivaismo sarà più semplice capire con chiarezza chi deve fare cosa. Incentiveremo la collaborazione tra Stato e Regioni e il sostegno globale della filiera, soggetti centrali nel processo di crescita del comparto, accelerando così la crescita e lo sviluppo del settore", ha aggiunto il Sottosegretario. Alcuni dettagli del DDL Florovivaismo: L'articolo 3 della legge indica il procedimento per l'adozione dei decreti legislativi e prevede che gli schemi predisposti dal governo siano trasmessi alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica per l'espressione dei pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia. L'articolo 4 provvede agli oneri derivanti dall'istituzione di un ufficio per la filiera di florovivaismo presso il Masaf e stabilisce che le ulteriori disposizioni delegate non dovranno determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. L'articolo 5 prevede infine la clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto speciale e per le province autonome di Trento e Bolzano. Con l'approvazione del DDL, il governo intende rilanciare il florovivaismo, permettendogli di di rafforzare un ruolo di rilievo sia nel mercato interno che internazionale. "Sono fiducioso che da oggi, chiuso l'iter legislativo, inizieremo un percorso che consentirà al florovivaismo di tornare a occupare un ruolo di assoluto rilievo nel mondo dell'agricoltura italiana. Con questo obiettivo ambizioso ci metteremo subito al lavoro a partire già dalla prossima settimana, nella quale intendo convocare presso il Masaf il tavolo tecnico di filiera per sviluppare rapidamente una strategia concreta per il florovivaismo", ha concluso La Pietra.
LONGEVITY RUN 2024 PISTOIA - Unisciti a noi per un weekend all'insegna della salute! Grazie ad una collaborazione fra Vannucci Piante e Policlinico A. Gemelli, il 4 e 5 maggio, il Longevity Run Tour farà tappa a Pistoia. Data: Sabato 4 e Domenica 5 Maggio Luogo: Pistoia Nursery Campus Via Bonellina 116 Partecipazione gratuita I medici del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e i ricercatori dell'Università Cattolica hanno realizzato il progetto "Longevity Run", al fine di sensibilizzare i cittadini ad assumere stili di vita salutari e incoraggiare la prevenzione cardiovascolare. Sabato 4 Maggio: A partire dalle 09:00, partecipa alla nostra campagna di screening gratuita. Verranno valutati i principali fattori di rischio come stile di vita, pressione arteriosa, colesterolo, glicemia, funzione respiratoria e qualità del sonno. Domenica 5 Maggio: Alle 09:00, scatta dalla linea di partenza della "Longevity Run", una corsa divertente e non competitiva di 5 km nel cuore del Nursery Campus all'interno del Nursery Park. Ricorda di registrarti sul sito https://www.longevityrun.it/ scegliendo la tappa "Pistoia" e inserendo i tuoi dati. Per informazioni: 0573 382212Email: info@nurserycampus.it Pistoia Nursery Campus Via Bonellina 116 Partecipa per prendere a cuore la tua salute e quella dei tuoi cari!#LongevityRun2024 #Salute #PistoiaNurseryCampus #Prevenzione #Wellness #Pistoia
Il presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon, in visita al Nursery Campus di Vannucci Piante, mercoledì 24 aprile. In precedenza il capo di stato tagiko aveva incontrato a Roma il presidente Mattarella e la premier Giorgia Meloni.
20 Aprile 2024
Dopo anni di attesa il florovivaismo avrà la sua legge. E' stato approvato infatti alla Camera il disegno di legge di iniziativa governativa "Delega al Governo in materia di florovivaismo". Il provvedimento passa ora all'esame del Senato, dove sono iniziati i lavori della Commissione.
Primo firmatario del Ddl il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Lo scopo è dare al settore e alla filiera florovivaistica un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione di un settore che vale oltre 3 miliardi, conta 24.000 aziende e dà lavoro a più di 200.000 addetti. .
Seguiremo attentamente da queste pagine l'iter del DdL interpellando i vari protagonisti ed i portatori di interesse delle associazioni di settore.
Iniziamo con Luca Magazzini, Presidente di Confagricoltura Pistoia , a cui abbiamo chiesto anche un parere sulla PAC adottata dalla UE, che sta preoccupando non poco gli imprenditori florovivaistici.
D- E' stato approvato dalla Camera il Ddl Delega al Governo in materia di florovivaismo. Il disegno di legge attualmente è all'esame del Senato. Un primo passo, ma bisogna essere veloci, anche con i decreti legislativi ed attuativi. Cosa ne pensa Confagricoltura?
R- Confagricoltura è favorevole ad una legge di riordino del vivaismo, in primo luogo perché vogliamo che questa legge disciplini i due settori con logiche diverse. Sono due settori con sviluppo sostanzialmente diverso dal punto di vista commerciale , logistico ed anche di sistemi produttivi. Il consumatore finale non è lo stesso, il vivaismo fa piante ornamentali e da esterno , il settore floricolo invece, principalmente, ha una durata della materia effimera. Anche riguardo all'indotto sul quale si muovono, queste due realtà sono diversificate. In questo senso è necessario che la legge sul florovivaismo, specialmente nei regolamenti attuativi, distingua i due settori con piani di promozione e sviluppo diversi. L' augurio è che il Governo ed in particolare il sottosegretario Patrizio La Pietra che ha la delega, debbano tener conto di questa realtà, non per privilegiare l'uno o l'altro settore, bensì perché la ricerca di una mediazione tra i due settori attualmente è sempre al ribasso, e non giova a nessuno dei due.
D- L'importanza di avere un sottosegretario che conosca bene il territorio ed il settore vivaistico. Il 18 maggio 2023 , il sottosegretario Patrizio La Pietra diceva " IL florovivaismo deve tornare a essere centrale nell'agricoltura italiana"
R- Certamente. Ben venga la Legge Delega, approvata alla Camera con nessun voto contrario, cosa di buon auspicio per il percorso al Senato. Confagricoltura, come penso le altre associazioni agricole, è ben disposta a dare il suo contributo per migliorare la legge, anche in sede di regolamenti attuativi. Spero, senza voler esagerare, di avere entro la fine dell'estate oltre alla legge anche i regolamenti approvati. Questo consentirà di programmare le iniziative di governo avendo in mano i meccanismi giusti per fare di questi settori un volano per l'economia italiana tutta, non solo dei territori in cui già rivestono un'importanza notevole.
D -Nel Ddl sono previste tra l'altro la disciplina dell'articolazione della filiera che comprenda le attività agricole e quelle di supporto alla produzione: a questo propositito alcuni vivaisti si sono detti preoccupati che non si sia precisato bene che tra le attività di commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, ci siano empori o supermercati generalisti che in realtà dedicano pochissimo spazio alla vendita di "prodotti verdi"
R- Confagricoltura ha puntualizzato in sede di Commissione il fatto che al centro della legge a anche della filiera ci sia il rispetto dell'articolo 2153 che determina la differenza tra chi è imprenditore agricolo professionale e fa coltivazione delle piante , e magari anche la commercializzazione, e chi non lo è. Quindi è opportuno che questa distizione rimanga anche quando si valuta a livello di regolamentazione successiva. Ci sono alcune componenti della filiera che hanno una natura sostanzialmente commerciale e non si possono avvalere delle caratteristiche agricole. Credo che questo sia abbastanza scontato, le organizzazioni agricole tutte lo hanno ribadito e credo che anche il governo non abbia nessun tentennamento su questo.
D -Altro punto critico ravvisato, l' istituzione di piattaforme logistiche per macroaree per la movimentazione dei prodotti. C'è rischio che in queste piattaforme arrivino anche i prodotti della concorrenza?
R- Qui occorre fare una distinzione importante tra i due settori . Mentre per il vivaismo le logistiche sono connaturate al sistema aziendale, e vista la natura del prodotto che non ha una facile deperibilità, anzi si valorizza nel tempo (una pianta può essere ricoltivata in contenitori più grandi valorizzando ulteriormente il prodotto) questo fa sì che anche per la logistica ci sia meno bisogno di immediatezza: si tratta di mercati organizzati, quindi non è necessaria una priorità inerente le piattaforme logistiche. Il settore floricolo invece è anche legato alla stagionalità delle feste comandate, alle usanze che determinano una richiesta specifica di fiori, quindi per l'organizzazione della cessione di prodotti floricoli che hanno una deperibilità di pochi giorni (uno stelo di rosa che viene raccolto oggi deve essere commercializzato entro 2/3 giorni), se manca una struttura logistica che lo consenta può essere un problema e le piattaforme logistiche previste dalla legge possono essere effettivamente necessarie. Per il vivaismo invece non sono la prima necessità.
D - Recentemente, il sindaco di Pistoia Tomasi ha evidenziato l'impossibilità di attuare contratti di coltivazione coi vivaisti per la programmazione delle forniture di piante per il verde urbano. La legge potrà aiutare a cambiare questo handicap amministrativo?
R- La legge prevede che siano incentivati i contratti di coltivazione , che tra l'altro non sono una novità assoluta. Nel sistema francese, ad esempio, sono abbastanza usati, specialmente nelle municipalità pubbliche più importanti ed organizzate, proprio perché garantiscono una produzione di qualità ed una corretta programmazione della cura del verde pubblico, i controlli di qualità , la sicurezza fitosanitaria. Alla fine credo che i contratti di coltivazione consentiranno anche un minor costo per gli enti pubblici che organizzeranno gli approvvigionamenti mediante questi contratti.
D- In chiusura, il punto dolens : Confagricoltura a Bruxelles: "mai d'accordo su questa PAC. Urgono riforme" Anche il Ministro Lollobrigida ha sottolineato il ruolo centrale dell'Italia nella richiesta di una revisione della PAC per garantire reddito agli agricoltori e tutelare l'ambiente . Quali modifiche chiedete?
R- Sulla PAC ( Politica Agricola Comune europea) già al momento dell'entrata in vigore, Confagricoltura ha espresso dubbi sulla capacità di assolvere a migliorare il settore agricolo.. Oggettivamente Confagricoltura è stata l'unica organizzazione agricola che abbia fatto questo. Adesso anche le altre organizzazioni sono sugli scudi e questo è un bene. In sintesi, una PAC per la quale l' 85% delle risorse vengano spese per premiare chi non produce , e per quanto riguarda il settore ittico, per premiare il sistema della pesca che non fa attività di pesca, effettivamente denuncia qualche problema di prospettiva.Viviamo in un mondo in cui il numero degli abitanti è in continuo aumento: è abbastanza strano che la nostra Commissione Europea abbia impostato un regolamento che premi chi non coltiva. Chi non coltiva non assume nemmeno personale. E' un ragionamento, quello della PAC, totalmente isolato. Nel resto del mondo si premia chi produce. Confagricoltura ha ribaltato questo schema chiedendo di riportare la PAC in favore di chi ha aziende strutturate, di chi fa coltivazione di qualità, nel rispetto dell'ambiente, nella consapevolezza che chi produce crea posti di lavoro. Per quanto ci riguarda, la PAC attuale dimostra un errore di strategia.
28 febbraio 2024. E' stato approvato il disegno di legge di iniziativa governativa "Delega al Governo in materia di florovivaismo" (A.C. 1560-A e abb.) composto di 5 articoli, modificati nel corso dell'esame in sede referente. Si ricorda che in data 21 marzo 2023 in Commissione XIII (Agricoltura) iniziò l'esame della proposta di legge (A.C.389) recante disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico, composta da 19 articoli, alla quale, in data 12 dicembre 2023, è stato abbinato il disegno di legge del Governo (A.C. 1560-A). Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
Il testo di legge integrale si può leggere facendo click sulla foto oppure al link:
https://documenti.camera.it/leg19/dossier/pdf/AG0031a.pdf
JOINT PRESS RELEASE Fiera Milano-Rho, Feb. 22-23.02. 2024ITALIAN NURSERY SECTOR UNITED IN EUROPE WITH THE HISTORIC AGREEMENT BETWEEN ANVE AND AVI SIGNED AT MYPLANT On 22 February at Myplant & Garden, the National Nurserystock Exporters Association (ANVE) and the Italian Nurserystock Association (AVI) signed a memorandum of understanding to jointly promote the development and valorisation of Italian and European Nursery Industry.--------------------------------------------«To converge on common objectives according to reciprocity criteria for the coordinated development and valorisation of the horticultural supply chain». This is the scope of the memorandum of understanding signed on Thursday 22 February at Fiera Milano-Rho, during the 8th edition of the trade fair Myplant & Garden, by the National Nurserystock Exporters Association (ANVE-Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori), a network of horticultural entrepreneurs at national level that has been representing and supporting the sector in Italy and abroad since its foundation in 2006, and the Italian Nurserystock Association (AVI-Associazione Vivaisti Italiani), an association made up of 220 members who are mostly nurserymen (producers of outdoor plants) of the Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, the largest ornamental nursery district in Italy. This is a historic signing as for once, after a long time, it records a union of forces and intentions between fundamental components of the Italian horticultural sector, traditionally prone to fragmentation of representative bodies.Among the «main aims» of the agreement, which has a two-year duration, are the sharing of strategies, actions and interventions with the aim of proposing «a serious and credible representation» of Italian nursery interests at the ENA (European Nursery Association); the achievement of joint initiatives «aimed at contributing to the progress of the horticultural sector»; the promotion of «collaborations with the world of research» to encourage «publications, meetings, discussions, scientific and technical initiatives, experiences and research pertaining to the sector»; the adoption of «experimental and innovative projects» that may include «the programming and planning of joint activities».As explained yesterday at the official signing of the memorandum of understanding by ANVE president Luigi Pagliani and AVI president Alessandro Michelucci, this agreement follows the opening a few months ago of ANVE - which has been a member of ENA for years, as well as of AIPH (the Association of Horticultural Producers) - to AVI by inviting the latter to join ENA, where Italian nursery sector represents one of the largest in Europe.For more information, contact Ornella Mattio 377-6919478 (segreteria@anve.it) or Andrea Vitali 392-9137289 (pressdiademedia@gmail.com or info@vivaistiitaliani.it).International Association of Horticultural Producers - AIPHELCA - European Landscape Contractors Association
JOINT PRESS RELEASE Fiera Milano-Rho, Feb. 22-23.02. 2024 SETTORE VIVAI ITALIANO UNITO IN EUROPA CON L'ACCORDO STORICO TRA ANVE E AVI FIRMATO A MYPLANT
Il 22 febbraio presso Myplant & Garden, la National Nurserystock Exporters Association (ANVE) e l'Associazione Italiana Nurserystock (AVI) hanno firmato un memorandum d'intesa per promuovere congiuntamente lo sviluppo e la valorizzazione dell'industria vivaio italiana ed europea.--------------------------------------------«Convergere su obiettivi comuni secondo criteri di reciprocità per lo sviluppo coordinato e la valorizzazione della filiera orticola».Questo l'ambito del memorandum d'intesa firmato giovedì 22 febbraio a Fiera Milano-Rho, durante l'ottava edizione della fiera Myplant & Garden, dall'Associazione Nazionale Esportatori Nurserystock (ANVE-Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori), rete di imprenditori orticoli a livello nazionale che ha rappresentato e sostenendo il settore in Italia e all'estero fin dalla sua fondazione nel 2006, e l'Associazione Italiana Nurserystock (AVI-Associazione Vivaisti Italiani), associazione composta da 220 soci prevalentemente da vivai (produttori di piante da esterno) del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, il più grande quartiere di vivaio ornamentale d'Italia. Si tratta di una firma storica in quanto per una volta, dopo tanto tempo, registra un'unione di forze e intenti tra componenti fondamentali del settore orticoltore italiano, tradizionalmente incline alla frammentazione degli organi rappresentativi.Tra i «principali obiettivi» dell'accordo, di durata biennale, la condivisione di strategie, azioni e interventi con l'obiettivo di proporre «una rappresentanza seria e credibile» degli interessi nido italiani presso l'ENA (European Nursery Association); il raggiungimento di iniziative congiunte «mirate a contribuire alla progresso del settore orticoltura»; la promozione di «collaborazioni con il mondo della ricerca» per incentivare «pubblicazioni, incontri, discussioni, iniziative scientifiche e tecniche, esperienze e ricerche inerenti al settore»; l'adozione di «progetti sperimentali e innovativi» che possano comprendere «la programmazione e la progettazione di attività congiunte».Come spiegato ieri alla firma ufficiale del memorandum d'intesa da parte del presidente ANVE Luigi Pagliani e del presidente AVI Alessandro Michelucci, questo accordo fa seguito all'apertura di qualche mese fa di ANVE - membro dell'ENA da anni, oltre che di AIPH (l'Associazione di Produttori Orticoli) - all'AVI invitando quest'ultimo ad ad aderire all'ENA, dove il settore vivaio italiano rappresenta uno dei più grandi d'Europa.Per maggiori informazioni, contattare Ornella Mattio 377-6919478 ( segreteria@anve.it ) o Andrea Vitali 392-9137289 ( pressdiademedia@gmail.com o @TAG).International Association of Horticultural Producers - AIPHELCA - European Landscape Contractors Association
Da: floraviva.it
L'edizione 2024 di IPM Essen, evento di spicco nel florovivaismo internazionale, celebra il suo 40° anniversario con un marcato aumento dei buyer, passati dal 66% nel 2023 al 71% nel 2024, con un incremento del 5%. Dato che sottolinea un interesse crescente e un impegno significativo nel florovivaismo. Con 36.000 visitatori e 1.403 aziende espositrici provenienti da 43 diversi paesi, IPM Essen si conferma come un punto di riferimento fondamentale per i mercati in cerca di innovazione e dinamismo. La prossima edizione è già fissata: si terrà dal 28 al 31 gennaio 2025, confermando la sua posizione di leader nel florovivaismo.
Malgrado lo sciopero nazionale dei treni, la notevole affluenza testimonia l'irrinunciabile importanza di IPM Essen come piattaforma globale per il settore del florovivaismo . La fiera si è imposta come il luogo privilegiato per scoprire le ultime innovazioni in termini di piante, tecnologie, florovivaismo e attrezzature. In questa edizione, particolare attenzione è stata riservata alle piante resilienti al clima e alla promozione della biodiversità, tematiche cruciali nell'attuale contesto ambientale.
"La filiera verde ha dimostrato ancora una volta la sua rilevanza per le questioni contemporanee al 40° IPM Essen. Il florovivasimo è potente e innovativo, come abbiamo visto e dimostrato in questi quattro giorni", dichiara Eva Kähler Presidente del Consiglio consultivo della Fiera IPM. L'aumnento dal 71% di visitatori commerciali (buyer) con copetenze di acquisto e approvvigionamento all'interno delle proprie aziende che nel 2023 era del 66%, dimostra il fatto che IPM è la fiera dove effettuare ordini, fare investimenti e pianificare gli acquisti rifletendo in sostanza l'alta qualità e la rilevanza professionale del pubblico presente. La sostenibilità è stata un leitmotiv ricorrente, evidente sia nell'area espositiva tecnologica, con l'Innovation Center for Horticultural Technology che ha messo in luce sostituti della torba e produzioni efficienti delle risorse, sia nel settore floricultura. In particolare, il FDF-World e l'IPM Discovery Center hanno mostrato come soluzioni sostenibili possano essere integrate nel commercio e attrarre i consumatori verso prodotti verdi. Questa edizione di IPM Essen si è anche distinta per la presentazione di premi significativi nel settore, tra cui lo Showcase delle Novità dell'Associazione Centrale di Orticoltura (ZVG) e il Best Practice Award in collaborazione con FDF. Questi riconoscimenti hanno messo in luce non solo l'innovazione ma anche la sostenibilità nel settore verde. In conclusione, la Fiera Internazionale delle Piante IPM Essen 2024 si è affermata non solo come un evento di successo in termini di partecipazione e innovazione, ma anche come un motore per la ripartenza dei mercati. Il settore verde, dimostrando resilienza e capacità innovativa, si proietta verso un futuro sostenibile e dinamico. La prossima edizione è prevista dal 28 al 31 gennaio 2025, sempre a Messe Essen, segnando un appuntamento imperdibile per gli operatori del settore.
A.V.
di Dario Casati
ARTICOLO ripreso da :https://www.georgofili.info/contenuti/elezioni-europee-nuove-opportunita-per-il-futuro-dellagricoltura/29650 (click sulla foto)
Le elezioni europee si avvicinano e, a circa sei mesi dalla data delle votazioni, se ne avvertono sin d'ora i segnali. La politica nazionale è in fermento originando un perpetuo cicaleccio inconcludente e, sostanzialmente, molto povero di reali proposte programmatiche. La storia delle elezioni europee è ormai lunga e meriterebbe un'attenta riflessione per comprenderne l'evoluzione e le conseguenze sullo sviluppo dell'Ue e delle sue politiche, in primis della "figlia primigenia" dell'Ue, la politica agricola comune, PAC. Ad ogni tornata elettorale si rende più evidente che il peso del Parlamento Europeo, è sempre più consistente e, allo stesso tempo, che vi è scarsa conoscenza dei meccanismi istituzionali europei, motivo non ultimo del disamore e delle incomprensioni fra i comuni cittadini e le sedi della politica europea.
Il momento di queste elezioni è fra i più complessi e incerti. L'Italia, l'Ue e il mondo intero rimbalzano da una crisi all'altra. Le conseguenze di quella economica del 2007/2008 sembravano, dopo oltre un decennio, in via di superamento quando è esplosa la crisi sanitaria del COVID-19, affrontata e combattuta con pesanti e incisive misure economiche. Mentre se ne stava uscendo a fatica nel 2022 scoppia, inattesa, ma non imprevedibile nelle onde lunghe della storia, la guerra russo/ucraina che frena la ripresa e fa crescere il debito pubblico mondiale e l'incertezza. Come conseguenza, non l'unica, in pochi mesi si sviluppa un'impennata inflazionistica su scala mondiale. Il ricorso un po' tardivo alle contromisure monetarie con la crescita dei tassi di interesse rallenta la ripresa e sembra efficace, ma fa salire il costo del denaro e quindi l'indebitamento pubblico. Ai primi di ottobre, dopo l'attacco di Hamas ad Israele, si apre un altro conflitto fra Israele e una parte del mondo arabo. Gli equilibri mondiali in atto dalla fine della seconda guerra mondiale cedono perché vecchi conti ancora aperti non sono stati chiusi. Tutto sembra congiurare per scatenare due crisi gemelle: energetica e alimentare. I sottoalimentati, scesi nel 2017 al minimo di 565 milioni di persone su una popolazione mondiale di 7,5 miliardi (7,5%) salgono a 750 milioni su 8 miliardi nel 2022 (9,3%).
Il quadro generale si oscura sempre più, specialmente se si considera che la transizione energetica e quella ambientale sono state avviate nel tentativo di contrastare l'andamento climatico.
In un contesto sempre più incerto, tuttavia, si notano segnali di possibili evoluzioni, imprevisti passaggi positivi. La dichiarazione finale della Conferenza sul cambiamento climatico, COP 28, appena conclusa prende atto realisticamente della necessità di allungare i tempi della transizione, ridurre la rigidità dei cambiamenti, ricondurre ad un ruolo chiave meno sacrificato ad altre esigenze quello dell'agricoltura. Intanto anche nell'Ue vengono riviste le modalità della transizione ambientale ed energetica, gli esempi non mancano, la dottrina "Green" si attenua. Ciò riguarda ad esempio: a) la direttiva sugli edifici "Green", che da un'unica impostazione viene affidata alla responsabilità dei Paesi membri per le modalità da calibrare sulle realtà edilizie di ognuno; b) la proroga generale per i motori endotermici e il via libera per quelli alimentati da combustibili come il cosiddetto petrolio sintetico; c) la riproposizione del nucleare; d) in agricoltura una maggiore apertura all'impiego di mezzi di produzione, sia pure più ecocompatibili, come la proroga dei termini di alcuni divieti, una posizione più positiva nei confronti delle TEA, le nuove tecnologie genetiche. Soprattutto una larga apertura e un rapporto di maggiore fiducia verso l'innovazione scientifica e tecnologica.
Intanto si aggiungono nuovi fattori di crisi, come la chiusura del traffico navale nel Mar Rosso, che ha conseguenze gravissime per i trasporti sia marittimi che mare-terra per i Paesi del Mediterraneo e per quelli dell'Europa centro-settentrionale. Emerge un nuovo allarme per i rischi di gravi turbolenze e di emergenze che richiede saldezza di propositi e l'anticipo di nuove strategie per evitare l'aggravarsi dello scenario e le potenziali conseguenze.
Tutto ciò sollecita la sensazione che sia giunto il momento di riconsiderare e rivitalizzare il patto storico fra Agricoltura e Umanità. Di ragionare sulle transizioni ridisegnando i percorsi da compiere e rettificando, se necessario, quelli già iniziati. Tornare ai fondamentali, partendo da cibo ed energia, prima che crisi alimentari, eventualmente combinate con quelle energetiche, inneschino "guerre per il cibo" come già avviene per gli energetici o i prodotti strategici trascurati nella memoria collettiva. Già emerge un malcontento agricolo, ad esempio in Germania, con forti manifestazioni di dissenso.
Il quadro che si forma suggerisce che il mondo agricolo potrebbe pensare a realizzare un'alleanza europea che attraversi gli schieramenti politici e gli interessi nazionali almeno nella Ue che rimane il primo importatore agricolo del mondo e il secondo esportatore. Per queste ragioni essa non può procedere da sola e, tanto meno, dividersi per seguire interessi nazionali. L'Europa e il mondo non possono permettersi una crisi alimentare globale.
Questa presa di coscienza deve avvenire presto, molto presto, prima che la bagarre preelettorale esploda in tutta la sua vacua e inutile arroganza. Valorizzando ciò che unisce l'agricoltura dei Paesi Ue fra loro e al resto del mondo. Prescindendo da ideologie, schieramenti, interessi di bottega, timori ancestrali e assurde teorie, costruendo una "Alleanza" fra agricoltura e Società basata su Programmi concreti e realizzabili da affidare al Parlamento Europeo e che non siano solo effimere promesse elettorali.
da: La Nazione, al link:
https://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/agricoltura-e-dintorni-il-ministro-lollobrigida-in-citta-per-il-summit-unoccasione-preziosa-073464d7
Circa un mese fa, in Sala Maggiore di fronte all'Associazione Vivaisti Italiani e molti esponenti del settore, era stato direttamente l'assessore comunale al vivaismo Gabriele Sgueglia a preannunciare la visita in città del ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida: l'appuntamento è arrivato ed andrà in scena nel weekend. Il membro del governo Meloni parteciperà ai lavori, di caratura internazionale, del convegno "I primi ecologisti: il ruolo di agricoltori, allevatori e pescatori nel legame tra natura e sviluppo" che viene promosso dal gruppo dei Conservatori e Riformisti al parlamento europeo (ECR) in programma nella Sala maggiore fra venerdì e sabato. Durante le due giornate si discuterà del "Green Deal" che ci dovrà accompagnare nel futuro con massima attenzione agli allevatori, alla caccia, alla protezione della fauna e della flora autoctone oltre che analizzare il ruolo dell'uomo come sentinella ambientale. Inoltre si affronteranno anche le tematiche legate alla pesca e come conciliare la salvaguardia della natura con lo sviluppo economico e sociale, mettendo al centro un concetto caro ai conservatori: la funzione dell'uomo quale bio-regolatore.
"Pistoia sarà la sede ideale – afferma il sottosegretario all'agricoltura, nonché pistoiese, Patrizio Giacomo La Pietra esponente di spicco di Fdi – per dibattere anche sul 'Green Deal' che vorremmo, ripensando insieme l'agricoltura e l'allevamento del domani. Grazie agli interventi di Mazaly Aguilar, eurodeputato Vox-ECR, del vicepresidente della Commissione Agricoltura e capodelegazione Fdi Carlo Fidanza, dell'agronomo Yves Madre, tanto per citare alcuni dei relatori, cercheremo di individuare dei punti in comune per migliorare ciò che è stato fatto finora. Il futuro che vogliamo sono fiducioso che possa essere sostenibile sia in senso ecologico che in senso economico. In Italia, come in Europa, vogliamo restituire all'agricoltura il ruolo di primaria importanza che le compete e con l'avvento di Giorgia Meloni si respira un'aria nuova nel mondo agricolo".
Come detto, non mancheranno i protagonisti della scena politica a carattere nazionale ma anche europeo in questa due giorni che si preannuncia di notevole rilievo per il settore e, di conseguenza, per tutti gli operatori che potranno sentire in maniera interessata ciò che accade a livello continentale nel comparto. I lavori saranno introdotti dai co-presidenti del gruppo ECR al Parlamento Europeo, ovvero Ryszard Legutko e Nicola Procaccini, con loro ci saranno anche gli interventi del commissario europeo per l'Agricoltura Janusz Wojciechowski e del sottosegretario sempre del settore per il Governo, appunto il pistoiese Patrizio Giacomo La Pietra. La mattinata di sabato 2 dicembre, invece, sarà aperta dal Ministro dell'agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Inoltre, interverranno il capo delegazione di Fdi a Bruxelles, Carlo Fidanza, gli eurodeputati Fdi Sergio Berlato e Pietro Fiocchi, il vice presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Mazaly Aguilar e il responsabile dipartimento agricoltura e senatore di Fdi Luca De Carlo oltre a vari rappresentanti di categoria. red.pt.
Al giornalista Mario Tenerani il premio Giancarlo Innocenti.
All'arbitro Simone Sozza il premio Roberto Clagluna.
Il premio Micco città di Pistoia Memorial Vannucci Piante 2024: al fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace Franco Vaccari.
Al Direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma Marco Elefanti.
All' Amministratore delegato di Publitalia Stefano Sala.
E' stata rinnovata anche quest'anno la Borsa di Studio Roberto Maltinti.
Un'occasione di incontro tra esponenti di spicco dell'imprenditoria, della cultura e dello sport per gettare sempre nuovi sguardi sull'attualità.
https://www.vannuccipiante.it/24-memorial-vannucci-piante/
fonte : https://diyandgarden.com/tendenze/florovivaismo-nel-2024-pronta-la-legge-quadro/
"Cogliendo appieno il valore dell'intervento della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, auspichiamo un maggiore protagonismo dell'agricoltura, con politiche che salvaguardino le potenzialità produttive delle nostre imprese".
E' il commento di Confagricoltura alle parole di Ursula von der Leyen in occasione dell'annuale discorso sullo Stato dell'Unione all'assemblea plenaria a Strasburgo. La presidente della Commissione Ue ha riconosciuto ufficialmente, per la prima volta, il fondamentale ruolo dell'agricoltura. "Un fatto di rilievo - evidenzia Confagricoltura - che pone le basi di una nuova prospettiva con il settore primario al centro delle scelte politiche europee per garantire sicurezza alimentare, stabilità sociale e sostenibilità".
"E' necessario ora includere nella strategia di crescita un principio su cui Confagricoltura si batte da tempo: non c'è contrapposizione tra produttività e sostenibilità".
Alla luce delle parole della presidente von der Leyen, nell'ambito del processo di revisione del quadro finanziario pluriennale europeo, la Confederazione ribadisce perciò la necessità di procedere a un adeguamento del bilancio agricolo, rimasto invariato nonostante il forte rialzo dell'inflazione.
"Prendiamo inoltre atto delle indicazioni della Commissione di concludere entro l'anno corrente l'accordo con l'Australia e implementare quello con i Paesi del MERCOSUR – conclude Confagricoltura – Siamo da sempre favorevoli agli accordi di libero scambio, ma nel rispetto del principio di reciprocità, in particolare riguardo ai processi produttivi dei Paesi terzi".
DAL SITO TOSCANA NOTIZIE:
L'iimpegno per un maggiore supporto agli agricoltori che vogliono introdurre prodotti alternativi per la difesa fitosanitaria delle colture e affermare l'agricoltura di precisione. Non solo, l'auspicio che la nuova governance europea, che impone un minor protagonismo delle Regioni nei contatti con la Commissione europea come previsto dalla nuova Pac riformata, porti comunque a mantenere lo spazio di interlocuzione con le Regioni, non solo con il livello statale, il che consentirebbe alla Toscana, come a tutte le altre regioni, di attuare gli interventi con una maggiore attinenza e, dunque, con una migliore performance.
E' quanto la vicepresidente e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi ha sottolineato al commissario europeo all'agricoltura Janusz Wojciechowski durante l'incontro bilaterale che si è tenuto stamani nell'ambito della seconda giornata della conferenza di The State of the Union a Fiesole.
L'importanza dell'accesso a strumenti finanziari adatti e agili per agevolare l'accesso al credito, per tutte le imprese di ogni settore, è stato poi quanto ha evidenziato Saccardi nel secondo incontro bilaterale al Commissario europeo per i servizi finanziari Mairead McGuinnes.
Misure climatico ambientali, innovazione e ricambio generazionale, tutela delle piccole e medie imprese che in Toscana sono la maggioranza e che assicurano non solo qualità dei prodotti ma anche la tutela e la manutenzione del territorio: queste le leve su cui poggia la politica agricola della Toscana per i prossimi anni, ha ricordato la vicepresidente, che ha trovato lucida l'osservazione fatta dal Commissario all'agricoltura Wojciechowski: "The State of the Union dipends on the state of the food".
"I cambiamenti climatici – ha detto quindi Saccardi - impongono di usare sempre meno chimica e sempre meno acqua ma per farlo è indispensabile che i nostri agricoltori si dotino delle tecnologie adeguate. Anche per questo sono necessari strumenti finanziari adatti e accessibili che potrebbero apportare alle nostre imprese un grande aiuto – ha concluso – E' importante salvaguardare e migliorare la stabilità finanziaria dei nostri agricoltori, sviluppare ulteriormente la strategia di finanziamento verde per sostenere l'attuazione del Green Deal europeo e sostenere anche le nuove tecnologie digitali, quelle sulle quali si sta concentrando la ricerca, da parte delle Università fino al Cnr, per dare sempre più spazio all'innovazione".
Il mondo, il nostro giardino
La bellezza non è solo il fine del nostro lavoro ma anche la via.
Curiamo i nostri vivai, nel rispetto dell'ambiente e delle persone, come grandi e suggestivi giardini.
E' così che vogliamo immaginarci il mondo, come un grande giardino, che rende più vivibili e più autentiche le nostre vite.
Pistoia: Vannucci Piante,il più importante produttore di piante ornamentali d'Europa, presenta l'installazione site-specific "Save the planet"
Se le piante dovessero scomparire dalla Terra, la vita dell'uomo durerebbe poche settimane. In pochissimo tempo tutte le forme animali di vita scomparirebbero. Potrebbe essere sufficiente questo per darci la misura dell'importanza del "salvataggio" delle piante sul nostro Pianeta.
Sappiamo che il regno vegetale rappresenta oltre il 99,5 % della biomassa del Pianeta e nonostante la buona volontà dell'uomo nel deforestare il più possibile, le piante sono ancora, fortunatamente, le indiscusse regine del mondo. È con questa premessa che Vannucci Piante, lancia un messaggio forte, con questa nuova installazione artistica, in un luogo di grande movimento come l'autostrada A11, all'altezza di Pistoia, dove ha sede l'azienda.
Il bonus verde consiste in una detrazione fiscale al 36% su un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro per ogni unità immobiliare, delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e i giardini pensili. Il bonus è stato prorogato fino al 2024.
Esso consente di beneficiare di una detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e i giardini pensili. Per beneficiare della detrazione, le spese sostenute devono essere documentate ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi di sistemazione a verde.
Danno diritto al bonus, gli interventi straordinari, cioè le opere che si inseriscono in un intervento relativo all'intero giardino o area interessata, e che portino alla sistemazione a verde ex novo o al rinnovamento dell'esistente. Il limite massimo di spesa consentito per la detrazione è di 5.000 euro, per ogni unità immobiliare ad uso abitativo. Pertanto, possono essere recuperati in dichiarazione dei redditi importi fino a 1.800 euro (36% di 5.000 euro). L'agevolazione fiscale prevede una ripartizione in quote costanti in un periodo di 10 anni, a decorrere dall'anno in cui la spesa è stata sostenuta.
Per quanto riguarda gli interventi eseguiti sulle parti comuni dei giardini condominiali, il limite di spesa rimane fissato a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Inoltre, per gli immobili detenuti ad uso promiscuo la spesa massima consentita per la detrazione fiscale è ridotta alla metà. A differenza del "bonus mobili" questa detrazione non è collegata al sostenimento di spese legate alla ristrutturazione edilizia dell'edificio.
Dal 1938 Vannucci Piante interpreta la coltivazione delle piante come un costante motivo per il miglioramento dell'ambiente. Conosciamo Vannino e i suoi collaboratori.
WEBINAR SUL PROGETTO DI SORVEGLIANZA FITOSANITARIA SOSTENIBILE NEL VIVAISMO ORNAMENTALE "AUTOFITOVIV" 3 novembre ore 15 - iscrizione entro il 2 novembre
Il convegno web si svolge il 3 novembre alle ore 15 ed è organizzato dall'Accademia dei Georgofili e dall'Associazione Vivaisti Italiani, capofila del Gruppo Operativo che porta avanti il progetto e di cui fanno parte aziende del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, il Crea, il Cnr, le università di Firenze e di Pisa. Verranno illustrati i primi risultati delle attività svolte. Iscrizione entro il 2 novembre-Un elenco degli organismi nocivi da quarantena provenienti dall'estero che potrebbero attecchire sulle specie ornamentali del distretto vivaistico pistoiese e la definizione di metodi da adottare per gestire le piante importate che li potrebbero veicolare, per impedirne l'accidentale introduzione. Sono i principali obiettivi del Progetto "Autofitoviv - buone pratiche per l'autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale" che verrà illustrato, con aggiornamento sui primi risultati, martedì 3 novembre alle ore 15 in un convegno web organizzato dall'Accademia dei Georgofili e dall'Associazione Vivaisti Italiani (AVI), soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia. Più in generale il progetto Autofitoviv, che è portato avanti da un Gruppo Operativo (GO) che ha come capofila AVI, punta all'elaborazione di un approccio innovativo e più sicuro e consapevole ai controlli fitosanitari effettuati dai produttori di piante. Una risposta a quella che è una priorità assoluta del florovivaismo europeo: la salvaguardia delle produzioni da attacchi di organismi nocivi per continuare a garantire la salute delle piante commercializzate. Fine da raggiungere sia con la sorveglianza fitosanitaria obbligatoria delle autorità competenti che attraverso azioni di autocontrollo degli operatori del settore.
La partecipazione al convegno web è aperta a tutti, ma richiede l'iscrizione tramite compilazione del seguente form: https://forms.gle/4GQjSDGzvfu6gutm7 entro lunedì 2 novembre 2020.
I partecipanti riceveranno le credenziali di accesso alla piattaforma web. L'evento è in corso di accreditamento presso l'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Pistoia.PROGRAMMA Apertura lavori, Accademia dei Georgofili Presentazione del Progetto, Associazione Vivaisti Italiani Interventi dei Partner - "Iniziative ed indagini effettuate" - Vannucci Piante di Vannucci Vannino - Società Agricola Innocenti e Mangoni Piante di Innocenti Agostino e C. Ss - Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA) - Centro Difesa e Certificazione (DC) - Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA) - Centro Orticoltura e Florovivaismo - Consiglio Nazionale delle Ricerche(CNR) - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - Università di Firenze - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) - Università di Pisa - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali (DiSAAA-a) - Lab. Center for Generative Communication per PIN Soc. Cons. a r.l. - Servizi Didattici e Scientifici Dibattito Conclusione dei lavori#vivaismosostenbile #vivaismosicuro #protezionefitosanitarie #autofitoviv #sorveglianzafitosanitaria
Pistoia, 19.06.2020
Dalla pagina FB di Confagricoltura Pistoia:
Il presidente di Confagricoltura Pistoia chiede alla Regione aiuti per i vivaisti del distretto
OK I RISTORI AI FLORICOLTORI, MA IL VIVAISMO PISTOIESE E' STATO ABBANDONATO E NECESSITA DI LIQUIDITA'
Roberto Orlandini: i vivai non hanno potuto chiudere, mantenendo i
livelli di occupazione, anche nelle settimane in cui vendite ed
esportazioni erano crollate, e hanno bisogno di sostegno per contrastare
la concorrenza straniera che ha ricevuto ingenti aiuti di stato. Confagricoltura Pistoia
ricorda che il distretto vivaistico pistoiese è il comparto del
florovivaismo toscano di gran lunga più votato all'export, il nostro
biglietto da visita, e ha iniziato un percorso virtuoso, ma costoso, di
investimenti in sostenibilità e innovazione che ha bisogno delle grandi
aziende e rischia di interrompersi senza interventi ad hoc di tipo non
assistenziale. ( continua)
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«Non siamo
soddisfatti per il trattamento subito sinora dal comparto vivaistico
ornamentale pistoiese da parte della Regione in relazione all'emergenza
economica causata dall'epidemia del Coronavirus. Non è ancora arrivato
infatti nessun aiuto, nonostante che i cali delle vendite siano stati
pesanti, mentre i costi sono rimasti inalterati, anzi cresciuti per far
spazio alle piante invendute, e i vivaisti del Distretto pistoiese hanno
mantenuto i livelli di occupazione senza quasi far ricorso agli
ammortizzatori sociali. Abbiamo comunque apprezzato i ristori regionali
alla floricoltura, ai produttori di fiori e fronde recisi».
A dichiararlo è il presidente di Confagricoltura Pistoia Roberto Orlandini, che chiede con forza un immediato intervento della Regione Toscana a sostegno anche dei produttori di #piante da esterno, i polmoni #verdi
delle nostre città, che oltretutto con i buchi di bilancio provocati
dall'epidemia da Covid-19 nelle amministrazioni comunali italiane
vedranno verosimilmente restringersi anche le prospettive che si stavano
aprendo ultimamente sul fronte delle #riforestazioni urbane.
La preoccupazione di Roberto Orlandini è prima di tutto #economica: «i vivaisti non hanno mai potuto smettere di lavorare: il #vivaismo
ha tenuto aperto in questo periodo, perché le piante come gli animali
vanno curate. E quando non si vende restano solo i costi. Non si capisce
perché, mentre giustamente sono state stanziate sovvenzioni per i #floricoltori, non sia stato deciso nessun sostegno ai #vivaisti,
che hanno adesso problemi di liquidità. Bisogna chiarire che nei vivai
non si può a un certo punto ridurre i costi producendo di meno. No, i
costi nei vivai, con i loro cicli produttivi pluriennali, restano
sempre». «I vivai - insiste Orlandini - non potendo chiudere, hanno
mantenuto i livelli di occupazione assumendosene gli oneri nonostante
che le vendite e le esportazioni siano crollate in un periodo cruciale
dell'anno. Quindi chiediamo che vengano aiutati, anche in considerazione
del fatto che sono l'ossatura dell'economia pistoiese».
«Inoltre -
osserva il presidente di Confagricoltura Pistoia - non va dimenticato
il rischio che, senza adeguati sostegni finanziari, subiamo l'ingresso
in #dumping
dei prodotti vivaistici di Paesi esteri che hanno ricevuto notevoli
aiuti di stato e che ciò porti a una perdita di competitività e di quote
di mercato. Senza dimenticare che il tipo di coltivazione del distretto
vivaistico pistoiese ha un'impronta sull'ambiente che è positiva, e non
è negativa come nella maggior parte dei settori produttivi. Quindi
andrebbe sostenuta anche dal punto di vista dell'utilità #ambientale e di contrasto al cambiamento #climatico».
Ecco in sintesi le MOTIVAZIONI di questo appello per il vivaismo
ornamentale di Confagricoltura Pistoia, che preferirebbe come sostegno
regionale «poter accedere a FINANZIAMENTI A TASSO 0 o CALMIERATI, grazie
a un sistema di garanzie misto (ad esempio Fidi Toscana più Ismea
ecc.), con restituzione in 10 anni e 2 di pre-ammortamento»:
- Il
vivaismo durante il lockdown ha mantenuto il livello occupazionale al
100% con utilizzo degli ammortizzatori intorno al 5%, sia per la
manutenzione dei vivai che per la creazione di nuovi spazi per le piante
invendute, generando così dei costi pluriennali imprevisti.
- I
grandi ristori in certi Paesi europei, in particolare l'Olanda, dove
sono stati erogati 600 mln di euro, possono creare le condizioni per
pratiche di dumping ai danni del nostro vivaismo. Va ricordato infatti
che se gli olandesi sono leader europei nella floricoltura, non sono
assenti nella produzione di piante da esterno, nella quale però i
pistoiesi ancora primeggiano. Ed è questa la tipologia di prodotti
vivaistici di cui c'è più domanda sui mercati, in particolare da parte
dell'utenza giovanile, in relazione a un crescente trend ambientalista e
di contrasto al cambiamento climatico.
- Anche in questi mesi il
vivaismo pistoiese, di cui è già stato ampiamente dimostrato l'impatto
positivo sulla qualità dell'aria, ha continuato ad investire in
sostenibilità (secondo il piano stabilito nel Protocollo per la
riduzione dei fitofarmaci con la Regione Toscana), nella selezione e
coltivazione di specie più adatte al cambiamento del clima e in una
logistica più sicura e meno dispersiva di risorse. Questo processo è
guidato dalle aziende di maggiori #dimensioni
del distretto, che trascinano le altre e hanno bisogno di capitali
freschi, non di piccoli ristori di tipo assistenziale, per andare
avanti.
- Il vivaismo pistoiese, con il suo export pari a ben oltre
la metà della produzione, è il biglietto da visita green del nostro
territorio, con sullo sfondo i paesaggi dell'Italia, della Toscana e più
in particolare della provincia di Pistoia.
In sintesi il vivaismo
aveva iniziato un percorso virtuoso che sicuramente si bloccherà se non
metteremo il sistema imprenditoriale vivaistico in condizione di
rilanciare da subito gli investimenti.
"Un piccolo gesto - ha ricordato Vannucci davanti all'ingresso del San Jacopo - per ricordarci di questo drammatico momento, di tutti i sacrifici fatti dal personale ospedaliero e di tutti coloro che in questo periodo hanno dovuto trascorrere giorni di cura lontano dai propri cari. Spero che questo simbolo della Primavera sia di buon auspicio per tutti noi. Grazie di cuore a tutti".
Alla consegna era presente anche il sindaco Alessandro Tomasi. "Mi preme ringraziare Vannucci Piante - ha detto - per il gesto bellissimo che dimostra vicinanza a chi in questo momento è in prima linea contro questo nemico invisibile. A tutto il personale dell'ospedale San Jacopo non può che andare la nostra riconoscenza e ammirazione per come sta gestendo questa fase di emergenza". (Reportpistoia.com)
Dichiarazioni del presidente Roberto Orlandini e del vice presidente Vannino Vannucci
Confagricoltura Pistoia: con i giusti sostegni agricoltura e vivaismo supereranno la crisi
Il direttore di Confagricoltura Pistoia Daniele Lombardi ha organizzato una task force per dare una mano ai vivaisti e a tutti gli agricoltori degli altri settori ad affrontare al meglio l'emergenza Coronavirus. Roberto Orlandini: «la nostra agricoltura ha affrontato e superato in passato altre calamità e ce la farà anche stavolta». Vannino Vannucci: «abbiamo adottato le misure per tutelare le persone che lavorano con noi», «ci auguriamo che siano trovati rapidamente idonei strumenti di sostegno, anche di carattere economico e finanziario, per sopravvivere» e che «il settore legato alla produzione di piante vive ornamentali sia considerato alla pari dei comparti agro-alimentari».
«Invito gli agricoltori nostri associati di ogni settore, a cominciare dai vivaisti particolarmente colpiti dalla crisi, ma anche tutti gli altri, dalla viticoltura all'olivicoltura, a non farsi spaventare dal bombardamento di notizie di questi giorni sull'emergenza Coronavirus e a restare calmi rivolgendosi ai nostri uffici dove lavora uno staff dinamico e concreto che saprà dare risposte utili e consigli a tutti. L'agricoltura ha affrontato e superato in passato altre calamità e ce la farà anche stavolta».
A dichiararlo è il presidente di Confagricoltura Pistoia Roberto Orlandini, che aggiunge: «i nostri uffici, anche se chiusi fisicamente, sono sempre aperti con il lavoro a distanza e online, a disposizione anche telefonicamente per tutte le richieste e i dubbi che possono sorgere in questi momenti concitati agli agricoltori associati di tutti i comparti. Il nostro è un punto di riferimento importante, perché è difficile estrapolare le informazioni veramente utili in un momento in cui il rapido susseguirsi di notizie e grida d'allarme può disorientare chiunque».
Il direttore Daniele Lombardi segnala che in questi giorni è stato creato un gruppo di lavoro, da lui coordinato, specificamente dedicato alle problematiche legate alle conseguenze dell'emergenza epidemiologica Covid-19: dai problemi da risolvere, per esempio per adottare le misure di sicurezza e tutela della salute, alle modalità per accedere agli aiuti che il Governo sta via via mettendo in campo, sul fronte prettamente fiscale ma non solo.
Con riferimento al settore florovivaistico, il più colpito per via dello stop a gran parte dell'export e soprattutto per la chiusura dei garden center ormai non solo italiani, il vice presidente di Confagricoltura Pistoia Vannino Vannucci afferma: «siamo anche noi certi che ce la faremo a superare questa grave emergenza» e «nel settore floro-vivaistico abbiamo ovviamente aderito a tutte le disposizioni governative, per tutelare la salute di tutte le persone che lavorano con noi e per noi». «Tuttavia - aggiunge Vannucci - non possiamo, non essere preoccupati per la grande responsabilità che abbiamo nei confronti di migliaia di famiglie, anche sotto il profilo economico e finanziario. Pertanto ci auguriamo che possano essere trovati rapidamente idonei strumenti di sostegno, anche di carattere economico e finanziario, che possano permettere a tutte le aziende del comparto di sopravvivere».
«Inoltre sarà fondamentale considerare il settore floro-vivaistico legato alla produzione di piante vive ornamentali - prosegue Vannucci - al pari dei settori agro-alimentari, poiché il nostro futuro dipenderà anche da questo tipo di produzione specializzata. Allo stesso modo, nonostante il fermo totale della domanda mondiale, dovremo continuare a garantire quotidianamente la sopravvivenza delle piante stesse in vivaio, avvalendosi di personale specializzato, affinché non vadano perdute intere produzioni pluriennali».
In Toscana hanno grande importanza anche nell'economia. Iniziamo una serie di interviste "green" con Antonio Ceccarelli , executive sales manager di VANNUCCI PIANTE, al ritorno da IPM ESSEN, la più grande fiera mondiale sul florovivaismo.
ESSEN , IPM : LA PIU' GRANDE FIERA EUROPEA SUL FLOROVIVAISMO.
Si tratta della prima fiera per importanza tra quelle che si svolgono in
Europa riservata al settore professionale con 1.500 espositori da 50
nazioni. Vannucci Piante era presente, e con lei altre 15 aziende dell'Associazione vivaisti Italiani.
NURSERY PLANTS - MEDITERRANEAN PLANTS AND PALMS - TOPIARY - BONSAI
https://www.ipm-essen.de/world-trade-fair/exhibitor-list/detail/vannucci-piante-520d6
Vannino Vannucci saluta gli intervenuti alla festa degli Auguri 2019. La serata si è svolta al Nursery Campus, alla presenza delle autorità cittadine, dei collaboratori e dei giornalisti.
Sintesi degli interventi della serata ( video)
il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova a Pistoia, capitale del verde
La legge della Regione Toscana per la lotta al glifosato impone al vivaismo scelte chiare. Parla Vannino Vannucci
Conflitti e Armonie, organizzato da Luigi Petracchi, nella foto con Giulia Maria Labriola, Andrea Massaini e Vannino Vannucci al Nursery Campus dove si è svolto l'evento il 27 aprile : click nell'immagine per vedere le interviste.
Zero xylella e lotta al glifosato nel vivaismo pistoiese.
Vannucci Piante : la giovane gamma di vini , in un video
Ripercorreremo per voi la storia della Pistoiese e del suo Sponsor Vannucci Piante
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