NEWS AGGIORNATE IN TEMPO REALE DAL MINISTERO DELL' AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE

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                                                               Politiche europee      

Il Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale si occupa di politiche di mercato nel settore agricolo e agroalimentare, cura i rapporti con l'Unione europea nella fase di formazione e di attuazione della normativa comunitaria del Consiglio,  del Parlamento e della Commissione.
L'Unione europea ha 500 milioni di consumatori, che richiedono tutti un regolare approvvigionamento di alimenti sani e nutrienti a prezzi accessibili. L'agricoltura assume quindi un ruolo prioritario che non riguarda però soltanto la produzione alimentare, ma anche la sopravvivenza delle comunità rurali, la tutela dello spazio naturale e delle sue preziose risorse. Per far fronte a queste esigenze l'UE ha istituito e attuato la politica agricola comune (PAC).
La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta l'insieme delle regole che l'Unione europea, fin dalla sua nascita, ha inteso darsi riconoscendo la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri.
La PAC ha numerosi obiettivi: aiuta gli agricoltori non soltanto a produrre alimenti, ma anche a proteggere l'ambiente, migliorare il benessere degli animali e mantenere economicamente vive le comunità rurali.
Incrementare la produttività dell'agricoltura; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola favorendo nel contempo il ricambio generazionale; stabilizzare i mercati; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. Sono queste le direttive principali alla base delle scelte europee per il futuro dell'agricoltura.




NEWS DAL MINISTERO - 17a  LEGISLATURA


Approvate in Consiglio dei Ministri le misure proposte dal Ministro dell'Agricoltura, Stefano Patuanelli, e inserite nel Dl Sostegni Bis in materia di agricoltura.
I provvedimenti adottati dimostrano la centralità della filiera agroalimentare nell'agenda del Governo con circa 2 miliardi di euro destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo e l'occupazione di giovani e donne, a cui vanno aggiunte una serie di misure di semplificazione amministrativa.
Oltre agli ulteriori indennizzi a fondo perduto per le aziende agroalimentari, le misure più importanti per il settore riguardano il bonus per i lavoratori stagionali, gli stanziamenti per sostenere gli strumenti di gestione del rischio, gli indennizzi per le gelate, oltre ai sostegni al settore della pesca.
Nelle slide le misure approvate



Con il Decreto Rilancio destiniamo 1 miliardo e 150 milioni di euro per l'agricoltura. Misure importanti, per garantire liquidità alle aziende, tutelare i lavoratori e la loro sicurezza e rilanciare il settore.
Click sulla foto per saperne di più. 



Coronavirus, Bellanova : "In Europa rischio concorrenza sleale. Non sono legittime richieste di certificazione per i prodotti italiani". Lettera a #Conte e #Speranza per sollecitare un intervento della Commissaria Europea alla Salute

(25.02.2020)

"Siamo impegnati a tutti i livelli per scongiurare il blocco delle esportazioni di prodotti italiani. Una forma di pratica sleale che va condannato e che deve essere immediatamente fermata. Per questo, d'intesa con gli Assessori regionali all'Agricoltura, chiediamo al Presidente Conte e al Ministro Speranza di sensibilizzare specificamente la Commissione Europea alla Salute sollecitando un intervento per affermare che non sono legittime e tollerabili richieste di certificazione aggiuntive per i prodotti italiani, poiché non sussistono rischi di trasmissione del virus attraverso gli alimenti e gli imballaggi".
Così la Ministra Teresa Bellanova nel corso dell'incontro in video conferenza con gli Assessori regionale all'Agricoltura conclusosi nel pomeriggio al Mipaaf, per una prima disamina dello stato dell'arte relativo alla vicenda coronavirus finalizzata all'inserimento di specifiche misure per il settore agricolo nel nuovo DPCM.
Incontro che segue quelli, per la stessa finalità, con le organizzazioni di settore e con i rappresentanti dei lavoratori svoltisi ieri pomeriggio e in mattinata.
"So bene", ha affermato la Ministra, "quanto questo sia un momento delicatissimo che necessita o del massimo della condivisione e dello scambio di informazioni per essere affrontato adeguatamente. Abbiamo da affrontare criticità specifiche, salvaguardando imprese e reddito dei lavoratori, e difficoltà che arrivano da alcuni Paesi europei. La minaccia di blocco alle frontiere sta ad esempio spingendo la manodopera stagionale estera a rientrare nei Paesi di origine, con evidente penalizzazione per il nostro settore e le nostre aziende. E così alcune catene della grande distribuzione europea che, strumentalmente, chiedono garanzie sulla sicurezza degli alimenti provenienti dall'Italia per cui, a partire dall'emergenza, molti prodotti made in Italy agroalimentare sono bloccati mentre si registrano nel contempo anche speculazioni sui prezzi dei generi alimentari e delle materie prime. Per questo è necessario che le informazioni giungano corrette e tempestive: a noi per intervenire adeguatamente, ai cittadini e ai consumatori per garantire trasparenza, correttezza, sicurezza".
Diverse le misure specifiche per il settore agricolo da inserire nel nuovo DPCM in corso di definizione: continuare a garantire i controlli qualitativi e sanitari dei prodotti agroalimentari, assicurando a tutto il personale che fa i controlli gli strumenti adeguati; escludere i mercati alimentari, compresi quelli per la vendita diretta degli agricoltori, dal novero delle manifestazioni vietate; garantire logistica e trasporti essenziali al settore agricolo.
Quanto agli interventi di tipo economico, si è condivisa la necessità di prevedere "strumenti di tutela del reddito delle imprese agricolo e agroalimentari con sospensione rate dei mutui, sospensione pagamento contributi; una prima dotazione per il ristoro dei danni subiti dalle aziende; ulteriori strumenti a tutela dei lavoratori interessati delle filiere alimentari e delle imprese di professionisti coinvolti dalle misure di contenimento.

Ufficio Stampa

ICQRF - Cantina Italia: Report n. 23/2019: dati al 31 dicembre 2019 dei Vini, mosti, denominazioni detenuti in Italia con Grafici

ICQRF - "Wine Cellar Italy: Report n. 23/2019: data as at December 31, 2019 of Wines, musts, denominations held in Italy"


Al link :


https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/14882

21 dicembre alle ore 18:11 ·

Imprese agricole colpite da calamità naturali, #Bellanova: "Via libera per oltre 63milioni di euro. Importante boccata di ossigeno"

(21.12.2019)

Oltre 63milioni per i danni alle imprese agricole colpite da calamità naturali negli anni dal 2013 al 2018 in Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Toscana, Veneto. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri nella seduta odierna.
"Con il via libera di oggi", afferma la Ministra alle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa #Bellanova, "sblocchiamo risorse importanti destinate alle imprese danneggiate da calamità naturali nel periodo dal 2013 al 2018 per le quali è intervenuta la dichiarazione dello stato di emergenza.
Adesso, nel rispetto delle procedure adottate dalla Protezione Civile, sarà cura degli uffici regionali procedere speditamente per definire le modalità attuative tali da consentire l'erogazione delle risorse indicate".
In particolare, con la delibera approvata, si riconoscono: 138mila euro alla Basilicata; 7milioni 185mila 919 euro alla Campania; 18milioni 879mila 398 euro all'Emilia Romagna; 600mila 177 euro al Friuli Venezia Giulia; 9milioni 917mila 778 euro alle Marche; 15milioni 997mila 246 euro al Piemonte; 98mila 439 euro alla Toscana; 10milioni 378mila 479 euro al Veneto.

UFFICIO STAMPA

20 dicembre alle ore 17:12 ·

Cabina di regia sull'Italia internazionale. #Bellanova: contro i dazi di Trump una comunicazione forte sul mercato americano. Nella programmazione 2020 centralita' per il nostro agri-food e azioni rafforzate a difesa delle indicazioni geografiche

(20. 12. 2019)

"Non possono essere l'agricoltura e l'agroindustria italiani a pagare i dazi di Trump con il rischio concreto di danni per 500milioni di euro, dopo aver già subito 1 miliardo di perdite per l'embargo russo e mentre sappiamo di dover temere l'effetto brexit".
Così la Ministra delle Politiche Agricole, alimentari e forestali Teresa #Bellanova intervenendo nel pomeriggio di oggi alla "Cabina di Regia sull'Italia internazionale" presso la Farnesina.
"Accanto alla diplomazia", ha proseguito la Ministra Bellanova, "vanno rafforzate le azioni di promozione e comunicazione verso i consumatori americani e di altri mercati perché i consumatori - anche quelli stranieri - sono i nostri migliori alleati. Una priorità che ci deve accompagnare nei prossimi mesi e durante l'intero prossimo anno e che deve riservare, nelle missioni di sistema e negli appuntamenti chiave come il G20 e EXPO Dubai, un'adeguata attenzione al rafforzamento dei sistemi agricoli, alla promozione delle nostre filiere, del nostro sistema "AGRI-FOOD", come modello di coltivazione, produzione e consumo del cibo "sostenibile, di alta qualità e tecnologicamente avanzato".
"La promozione all'estero", ha detto la Ministra Bellanova, "deve rappresentare una componente centrale delle politiche pubbliche per valorizzare e difendere i nostri prodotti ed il nostro know-how di eccellenza dalle imitazioni, dal costante plagio che colpisce, oggi più che mai, la loro commercializzazione a livello internazionale.
Il Piano straordinario per il Made-in-Italy del prossimo anno dovrà prevedere azioni rafforzate a difesa delle Indicazioni Geografiche e della proprietà intellettuale agro-alimentare.
Anche per questo ribadisco l'enorme rilevanza strategica, sui mercati europei e internazionali, del contrasto a tutte quelle forme di etichettatura nutrizionale che penalizzano ingiustamente i prodotti italiani, soprattutto le DOP/IGP. Marchiare come dannose per la salute le eccellenze della Dieta Mediterranea non è soltanto paradossale, considerato come il prodotto italiano si distingua proprio per la qualità degli ingredienti e della lavorazione nonché per l'intensità dei controlli cui è sottoposto: è estremamente dannoso per il nostro export agro-alimentare ed è scorretto rispetto alle regole del commercio.
Non possiamo accettare che i consumatori stranieri trovino un bollino nero o un semaforo rosso sull'olio extravergine d'oliva, come se fosse nocivo per la salute, mentre l'olio di colza sarebbe da preferire perché etichettato con colori o simbologie rassicuranti.
Questi punti, ritengo, dovranno caratterizzare in modo forte la programmazione delle attività nel 2020 e in questa ottica assicuro già il mio impegno a convocare quanto prima il Tavolo agro-alimentare come utile strumento per dare seguito operativo a questa Cabina di Regia".

UFFICIO STAMPA

Sul sito del Mipaaf i report "Cantina Italia" e "Frantoio Italia"

(18.12.2019)

Sono stati pubblicati sul sito del Mipaaf i report "Cantina Italia" e "Frantoio Italia", con i dati territoriali degli stock di vino ed olio redatti dall'Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero (Icqrf) sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino e dell'olio.

Negli stabilimenti enologici italiani alla data del 15 dicembre sono presenti oltre 53,5 milioni di ettolitri di vino, 10,6 milioni di ettolitri di mosti e 8,5 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF), allocati per il 45,8% al Nord, per il 26,9% al Sud, per il 21,7% nelle regioni centrali e per il rimanente 5,6% nelle Isole.

La banca dati contiene i dati di oltre 615mila vasi vinari, 17.000 produttori e registra annualmente circa 30 milioni di operazioni enologiche, il 96% del vino e dei mosti detenuti in Italia.

Al 15 dicembre circa il 51% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (50,5%). Il 27,1% del vino è IGP, anche qui con prevalenza del rosso (53,4%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l'1,4% del totale. Il restante 20,6% è costituito da vini da tavola.

Relativamente all'olio di oliva, al 15 dicembre 2019 gli operatori presenti sul registro telematico dell'olio sono 23.090, con un totale 25.389 stabilimenti attivi.

La quantità di olio detenuta in Italia al 15 dicembre 2019 è di 254.778 tonnellate, di cui 232.151 sfuso. Oltre i due terzi sono Olio Extra Vergine di Oliva (EVO). Nell'ambito dell'olio EVO, il 62% (107.867 tonn.) è di origine italiana mentre il 34% è di origine UE. Marginali gli stock di olio extra UE (appena 3.479 tonn.) e di oli blend (3.484 tonn).

L'Italia è l'unico Paese al mondo ad avere avviato un'estesa digitalizzazione dei sistemi informativi e degli adempimenti documentali previsti dalle norme vigenti. Attraverso i registri telematici è infatti possibile avere la tracciabilità dei vini e degli olii d'oliva prodotti in Italia e un'immediata rintracciabilità degli stock e della movimentazione.

"La trasparenza - afferma la Ministra Teresa Bellanova - deve essere sempre di più la cifra distintiva del made in Italy. Grazie alla tracciabilità, al contrasto capillare alle frodi e ai furti di identità possiamo tutelare l'eccellenza dei nostri prodotti, difendere e rafforzare la competitività del nostro made in Italy nel mondo. Con un sistema di controlli forte e che fa scuola nel mondo abbiamo le carte in regola per siglare il patto con i consumatori che sono i nostri migliori alleati".

I Report sono disponibili in Italiano e in Inglese ai sottostanti link:

https://www.politicheagricole.it/.../Serv.../L/IT/IDPagina/14793
https://www.politicheagricole.it/.../Serv.../L/IT/IDPagina/14794

https://www.politicheagricole.it/.../Serv.../L/IT/IDPagina/14806
https://www.politicheagricole.it/.../Serv.../L/IT/IDPagina/14803

L'incontro del Ministro Teresa Bellanova con l'Ambasciatore di Francia in Italia S.E. Christian Masset

(10.12.2019)

"Le risorse europee destinate all'agricoltura sono insufficienti, anche dopo il timido ripristino della dotazione per lo sviluppo rurale. Va detto con forza e insieme: non possiamo chiedere agli agricoltori maggiore impegno e ulteriori sacrifici, soprattutto sul versante ambientale, senza adeguate risorse in cambio".

Così la Ministra Teresa Bellanova nel corso del colloquio al Mipaaf, conclusosi pochi minuti fa, con l'Ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset.
Un incontro cordiale che ha toccato numerosi punti: politica agricola europea, dazi, misure compensative, etichettatura, per terminare con uno scambio sulla situazione politica nel nostro Paese.

Sulla convergenza esterna la Ministra ha ribadito: "siamo fortemente contrari alla sua prosecuzione. In quanto contributori netti, la consideriamo illogica e ingiustificata. Una situazione che deve essere assolutamente riequilibrata".

Quanto all'architettura verde, "condividiamo assolutamente", ha detto la Ministra, "l'ambizione ambientale della PAC ed il suo contributo sul fronte dei cambiamenti climatici ma consideriamo l'attuale proposta troppo squilibrata, con impegni eccessivi per gli agricoltori sulle mitigazioni a fronte di nessun intervento per favorire il percorso di adattamento. La sostenibilità deve essere sociale, ambientale, economica. Per questo, nel corso dell'ultimo Consiglio di novembre, ho proposto di destinare una percentuale di pagamenti diretti al rafforzamento delle misure di gestione del rischio, in particolare alla creazione di un fondo di mutualizzazione nazionale. Il sostegno della Francia in questo confronto sarebbe molto importante, per motivare gli agricoltori sull'ambiziosa sfida di un'Europa a zero emissioni per il 2050".

E se anche sui dazi la Ministra Bellanova ha sollecitato all'Ambasciatore Masset un'azione comune e sinergica per sollecitare la Commissione a adottare "misure efficaci in grado di garantire un sostegno alle imprese presenti sul mercato americano", sull'etichettatura nutrizionale ha ribadito: "siamo assolutamente contrari al Nutri-score: non fornisce indicazioni complete e corrette al consumatore e non è basato su solide evidenze scientifiche". "E' inconcepibile", ha ribadito la Ministra, "che vengano marchiati con il bollino rosso pilastri della dieta mediterranea come l'olio di oliva. Siamo per un sistema di etichetta che consideri il fabbisogno quotidiano delle sostanze nutritive e dia informazioni utili al consumatore. Dobbiamo garantire informazioni complessive e compiute sulla bontà dei prodotti. E dobbiamo garantire l'indicazione obbligatoria dell'origine".

Nella foto : il Ministro Teresa Bellanova con l'Ambasciatore di Francia in Italia S.E. Christian Masset

Ufficio Stampa

POSIZIONE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI SUL PIANO CLIMA - ENERGIA, E SULLA RED II

500 MILIONI DI EURO PER LE FILIERE MADE IN ITALY

18.03.2019

500 milioni di euro a sostegno degli investimenti destinati alle filiere agricole e agroalimentari italiane. La Cabina di Regia del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 ha dato infatti oggi il via libera all'aumento di 100 milioni di euro a favore dei contratti di filiera e di distretto gestiti dal Mipaaft all'interno del Piano operativo agricoltura, aumentando così il contributo previsto a 210 milioni di euro a fondo perduto, a cui si aggiungono le risorse di Cassa depositi e prestiti, attualmente fissati a 200 milioni di euro.

"Vogliamo mettere la filiera agroalimentare al centro della nuova strategia per il Made in Italy. Proprio per questo abbiamo messo a disposizione uno stanziamento economico senza precedenti. Il futuro dell'agricoltura passa necessariamente attraverso una filiera sana, virtuosa e di eccellenza. Il fatto che l'80% dei progetti provenga da imprese del Mezzogiorno dimostra l'attenzione crescente del Governo verso le regioni del Sud. Il nostro obiettivo è quello di trasformare l'agricoltura in una agricoltura importante e di qualità ma anche e soprattutto moderna", ha dichiarato il Ministro Gian Marco Centinaio.

"Il gioco di squadra fa vincere il Made in Italy agroalimentare. Crediamo molto nei contratti di filiera come strumento di sviluppo territoriale e per una più equa distribuzione del valore lungo la filiera", - ha commentato il Sottosegretario alle Politiche agricole, Alessandra Pesce. "Il Ministero oggi ha una dotazione senza precedenti per affiancare le imprese, creare nuovi posti di lavoro. L'azione del Ministro Lezzi è stata cruciale perché la maggior parte di questi investimenti vede il Sud protagonista. Finalmente si guarda all'agricoltura come un settore strategico su cui investire".

Il IV bando dei contratti di filiera e di distretto, attualmente aperto, ha visto una forte richiesta da parte delle imprese agricole e agroalimentari: sono stati ricevuti dall'Amministrazione 48 progetti con proposte di investimento nelle filiere agroalimentari per oltre 1,25 miliardi di euro, di cui l'80% riguarda, infatti, imprese del Mezzogiorno.

Il contributo dello Stato ai contratti di filiera e di distretto è concesso, in coerenza con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, per diverse tipologie di investimenti. Le spese ammissibili vanno dagli investimenti per la produzione primaria, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, fino alla promozione e la pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, e alla ricerca e sperimentazione.



INCONTRO A MILANO con il commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale, Phil Hogan.

(04.02.2019)
Si è svolto oggi a Milano un incontro tra il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen Gian Marco Centinaio, gli assessori regionali all'agricoltura, i Presidenti e i capigruppo delle Commissioni agricoltura Camera e Senato e il commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale, Phil Hogan. Al centro dell'incontro l'analisi della nuova Pac, da cui dipende il futuro dell'agricoltura europea del prossimo decennio.
"Ho riunito intorno al tavolo i rappresentanti delle istituzioni che saranno chiamati, ciascuno per propria parte, a svolgere un ruolo fondamentale nel dare attenzione alla nuova Politica agricola comune". È quanto ha dichiarato Centinaio. - "Sono particolarmente soddisfatto per la disponibilità che il commissario Hogan ha dimostrato venendo in Italia ad ascoltare le nostre preoccupazioni. La riforma della Pac prevede tagli economici, sui quali non possiamo essere d'accordo. Il Commissario ci ha assicurato che presterà attenzione a quanto è emerso dal confronto di oggi. L'Italia farà la sua parte ma non è possibile chiedere agli agricoltori maggiori sacrifici senza offrire adeguate risorse in cambio."

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